Contro l’ansia
Per combattere le tensioni ed essere più centrati
Siedi con la schiena dritta, il petto leggermente alzato, con un leggero jalandhar bandh (chiusura del collo). Rilassa le braccia ai lati del corpo, alza le mani di fronte al centro del petto al livello del cuore. I palmi delle mani sono rivolti l’uno verso l’altro. Piega le dita in un leggero pugno. Mantieni i pollici dritti e rivolti verso l’alto. Porta le mani l’una verso l’altra fino a che le ultime falangi dei pollici si toccano lungo i lati. Il resto delle mani rimane separato. Porta la concentrazione al respiro. Fissa lo sguardo alle nocche dei pollici, socchiudi gli occhi. Crea un ritmo di respirazione regolare secondo il seguente schema:
Inspira lentamente attraverso il naso in 8 secondi circa
Trattieni il respiro a polmoni pieni per circa 8 secondi
Rilassa ed espira attraverso il naso in 8 segmenti uguali
Trattieni il respiro a polmoni vuoti per altri 8 secondi.
Una volta che avrai impostato questo schema, puoi gradualmente aumentare il tempo da 8 secondi a tanti secondi quanto riesci. Se aumenti il tempo, mantieni sempre i tempi uguali in ogni sezione della respirazione.
Per finire: alla fine della sessione, inspira profondamente, allunga le braccia sopra la testa e apri e chiudi i pugni alcune volte. Rilassa il respiro.
Tempi: inizia questa pratica gradualmente con 3 minuti al giorno
Questa meditazione ha molti effetti. Può essere usata per combattere tensione e ipertensione. Crea anche una concentrazione profonda e un distacco che ti permette di osservare i tuoi attaccamenti. Una volta che hai identificato i tuoi attaccamenti, puoi lasciarli andare disidentificandoti da essi. Potrai sentire suoni interiori come tamburi, campane, fischi. Questo potrebbe essere dovuto all’aggiustamento dei canali uditivi nel cranio. Si tratta di normali aggiustamenti dei neuroni nella corteccia. Questo fenomeno passerà velocemente e non ti dovrebbe distrarre dalla focalizzazione principale e dal processo della meditazione.