Aumentare l’efficacia operativa con il Neuro-Training® – Alessia Tanzi su MyAdvice di Professione Finanza. La diversità di ognuno può e deve diventare anche il punto di forza del consulente

Aumentare l’efficacia operativa con il Neuro-training® – Nel numero di luglio-agosto della rivista MyAdvice – diretto al settore dei consulenti e finanziario, Alessia Tanzi ha sviluppato un dossier speciale: il Neuro-training® come strumento e pratica per la crescita professionale.

La diversità di ognuno può e deve diventare anche il punto di forza del singolo professionista. La disciplina australiana del Neuro-Training® fornisce un efficace supporto proprio per valorizzare le peculiarità individuali  e affrontare al meglio le sfide lavorative e personali, con efficacia ma anche e soprattutto soddisfazione. Si tratta di mettere in atto una serie di metodi ed esercizi di “auto trattamento” per  rafforzare la propria efficacia personale e migliorare la gestione della relazione con i clienti. Allenando la lucidità mentale e la capacità di concentrazione, si riuscirà ad accrescere anche la qualità della propria performance consulenziale.

Il consulente opera ad un livello sempre più elevato di complessità e competitività, è obbligato a confrontarsi con rivoluzioni continue delle logiche di mercato, a gestire una mole crescente di informazioni e di regole.

Il consulente inoltre si muove e gioca sempre in “coppia” con il suo cliente, questo rende la relazione un punto cardine. Ci sono clienti che si affidano e non interferiscono più di tanto nella gestione, altri invece che trasferiscono sul consulente le loro pressanti ansie e paure, spesso rendendo difficile seguire strategie e pianificazione.

Siamo già perfetti, dobbiamo solo “disimparare” quello che ci blocca

Siamo già perfetti per quello che vogliamo raggiungere nella vita, la sfida è piuttosto quali aspetti che abbiamo “imparato” a fronte delle esperienze vissute ci bloccano nell’esprimere quella perfezione, quelle competenze e capacità. Così l’affermazione “cosa ho bisogno di imparare?” va sostituita con “cosa so già che devo disimparare?”.

Cosa ci può bloccare e minare la nostra performance come consulenti?

  1. Paura, difesa e sopravvivenza causano stress

Grazie alle recenti scoperte scientifiche sappiamo molto di come funziona il cervello sotto stress. Sappiamo per esempio che è il cervello rettiliano sinistro a ospitare la reazione di stress. Però come mi comporto in seguito alla percezione della minaccia dipende da quale emisfero uso. Il sinistro reagirà con l’attacco. Il destro con la negazione (il problema non esiste) oppure con la fuga (il tempo guarirà le ferite). In ogni caso, in presenza di stress il cervello non funziona più in maniera integrata, quindi efficiente. Il cervello rettiliano dice al resto del cervello che è minacciato, l’emisfero dominante prende il sopravvento per produrre la reazione e ogni volta che tutto ciò avviene la reazione di stress diventa più forte e abituale.

  1. Confusione del sistema nervoso, scarsa capacità di concentrazione sulle priorità

Esiste una funzione cerebrale specifica, il “Sistema di Attivazione Reticolare”, che ci serve a stabilire le priorità e a “filtrare” ciò che è importante (quindi cui dare attenzione) e ciò che non lo è (posso tralasciarlo). Se questa funzione è in qualche modo impoverita, soppressa o in squilibrio, sarà per noi difficile stabilire le vere priorità e questo potrebbe causare un sovraccarico mentale, una confusione che ci impedisce di focalizzarci su obbiettivi e piani e realizzarli con chiarezza. Il termine scientifico che indica la capacità di mettere la propria attenzione dove vogliamo e mantenerla anche contro la tentazione della mente di vagare è “controllo cognitivo”. Questa funzione è uno degli aspetti delle funzioni esecutive del cervello. È quello di cui abbiamo bisogno per raggiungere gli obbiettivi.

  1. Conflitti di valori interni che portano alla stasi

Questo è un aspetto un po’ più profondo. Possiamo definire i valori come ciò che ci muove e ci motiva rispetto ai nostri obbiettivi. Siccome siamo esseri umani e non macchine (lo specifico perché di tanto in tanto ce ne dimentichiamo), abbiamo tutti bisogno di essere motivati da valori personali veri, per essere appagati. I valori possono collegarsi a quello che facciamo, oppure in “come” lo facciamo, cioè la nostra cifra personale indipendentemente dal “cosa”. Tuttavia, siccome siamo esseri complessi, a volte convivono in noi valori diversi e addirittura contrastanti fra loro, e ciò avviene spesso a livello inconsapevole. Quando avviene, il risultato è la stasi. In pratica, banalmente se una parte di noi vuole andare in una direzione e l’altra all’opposto, probabilmente quello che succederà dopo una più o meno breve lotta è che staremo fermi. Fermi ma anche un po’ agitati, insoddisfatti.

“Ogni persona è una ricetta diversa di connessioni genetiche” (Andrew Verity[1])

[1] Autore e speaker internazionale, Andrew Verity ricerca e sperimenta da più di 40 anni le tecniche più efficaci di allenamento neurologico per la massima espressione personale. Esperto di scienze della persona e kinesiologo di lunga esperienza, Andrew è creatore del Neuro-Training® e fondatore del College of Neuro-Training® con sedi in Australia, Norvegia, Germania, Italia, Svizzera, Sud Africa.

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