Ognuno di noi è un agente del cambiamento che verrà. Sii consapevole delle tue intenzioni, pensieri e proiezioni perchè siano guidate non dalla paura bensì dall’opportunità creativa.
Sono abituata a guardare ai fenomeni sociali non tanto rispetto agli eventi e situazioni di per sé, bensì all’impatto che questi possono avere ad un livello più profondo e sottile, quello energetico e spirituale. La reazione agli eventi, come ci insegna chi è esperto di mercati finanziari, è spesso più dirompente che l’evento in sé. Stiamo osservando di giorno in giorno l’impatto del Coronavirus sui mercati finanziari. Analizziamo quale potrebbe essere invece nel lungo periodo l’impatto di questa rivoluzione sociale sui nostri comportamenti, atteggiamenti, attitudini interiori.
Credo che questa esperienza sarà dirompente, perché, come ha considerato Mario Greganti, Direttore HR di Branca Distillerie, “Dopo, tutto sarà cambiato, perché saremo cambiati noi”. È diverso però se questo cambiamento e il passaggio a nuovi paradigmi viene operato nella consapevolezza o nella reattività. Le difficoltà saranno molte e in certi casi molto pesanti, quindi occorrerà essere ancora più bravi per affrontare l’operatività con soluzioni creative e al contempo mantenere il giusto distacco. Di seguito alcune idee rispetto ai possibili impatti su di noi e il nostro ambiente di vita dell’attuale epidemia del nuovo Coronavirus e la reclusione conseguente, sapendo che si tratta della mia personale visione. Ho accompagnato ogni tema con una lettura.
«E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna.» Mt 10,28
1. Ambiente
Il Coronavirus sta facendo molto bene all’ambiente, ecco il primo e ad oggi forse unico beneficio della reclusione forzata. Il satellite del Programma Copernicus “Sentinel-1 5P”, ha dimostrato con immagini evidenti che il livello di inquinamento, soprattutto le emissioni di un gas altamente tossico, il diossido d’azoto, si sono abbassate notevolmente sull’Italia settentrionale. Ma basta uscire a fare “la” breve passeggiata per assaporare la limpidezza dell’aria. Credo che la nostra terra ci stia ringraziando, o meglio, stia ringraziando il virus! E dopo? Sono certa che l’evidenza ci renderà più consapevoli di quanto ogni nostra scelta possa incidere sull’ambiente. Lettura consigliata: Possiamo salvare il mondo prima di cena, di J. Safran Foer.
2. Riflessione, introspezione, meditazione
La nostra vita era troppo rivolta verso il fare e verso l’esterno? L’operatività schiacciava il tempo a disposizione per il Sé, per la riflessione, per il raccoglimento? Sì, ci eravamo dimenticati che siamo anche fatti di Spirito e di Divina P Lo spiega Fernando Rielo nel suo Concezione mistica dell’antropologia. Approfittiamo allora di questo immobilismo prolungato per ritrovare lo spazio interiore e scoprire come può essere una porta verso l’Infinito.
3. Ritorno all’essenza
Il virus sta portando via con sé il superfluo, l’inutile. Bisogni costruiti per compensare i vuoti, brutte copie di altri bisogni più profondi. E, come un setaccio a maglia sottile, sta filtrando e rendendo evidenti i valori, desideri e bisogni che invece contano davvero. Sui quali poi potremo ricostruire, su nuove basi, anche nuovi capricci. Lettura: Come ottenere il meglio da Sé e dagli altri, di Anthony Robbins.
4. Famiglia
Stiamo passando molto tempo in famiglia, e con i bambini, questo è un altro fatto. Probabilmente questo contatto ravvicinato, consistente e prolungato ad alcuni porterà i nodi al pettine e magari rotture e divorzi come è già successo in Cina, ad altri farà conoscere ancora meglio e amare ancora di più, magari dopo aver superato le crisi della prima ora. Lettura: La casa degli spiriti di Isabel Allende.
5. Affinità elettive
Ci mancano gli amici, il confronto con le persone affini? Forse ci è venuta voglia di vedere amici che non vediamo da tempo, magari da molto prima della crisi? Il pensiero di una spensierata socialità ci appare ora un miraggio, giusto? Beh, credo che quando avremo modo nuovamente di passare del tempo e scambiare idee con gli altri ne assaporeremo molto di più il valore, che forse avevamo cominciato a dare troppo per scontato. Forse le relazioni saranno meno numerose ma più significative. Ancor più se una qualche misura di distanziamento sociale diventerà norma. Lettura da rispolverare e ritrovare: Le Affinità Elettive, di J.W. Goethe.
6. Tempo
In questo periodo di immobilità e attesa forzate, il senso del tempo è stato completamente sconvolto. Ciascuno di noi deve ripensarlo, ridefinirlo, capire se ha ancora un senso così come lo intendeva. Abbiamo sperimentato più che mai come la nostra concezione del tempo sia strettamente legata al “fare”. E se immaginassimo di collegarlo all’Essere? Rileggiamoci Avere o Essere di Eric Fromm
7. Sacrificio
Tutti noi in questo momento stiamo sacrificando delle parti, più o meno vaste, della nostra vita e dei nostri diritti, per un Bene comune. Quantomeno questo è e deve essere il nostro intento. Sappiamo che le stiamo sacrificando per la salute, per gli anziani e i malati, per un’attenzione a tutta la popolazione, agli altri. Per alcuni il sacrificio è più importante e pervasivo che per altri. Il Maestro Yogi Bhajan ha teorizzato i “7 passi verso la Felicità”. Sono sette per l’appunto, il primo è il punto di partenza, il più facile: l’impegno. Il settimo è la Felicità. La capacità di Sacrificio è al sesto posto, è proprio quello che porta alla Felicità, con la F maiuscola. Impegno, Carattere, Dignità, Divinità, Grazia, capacità di Sacrificio, Felicità. Lettura: Success and the Spirit, di Yogi Bhajan.
8. Forza interiore
Il nostro sistema nervoso è congegnato per superare le crisi, per apprendere dalle difficoltà. Se non esistessero difficoltà e crisi, forse ci autodistruggeremmo. È anche congegnato per rafforzarsi ad ogni crisi superata con successo. L’esito dipende quindi dal modo in cui noi affrontiamo la crisi. Se lo facciamo con consapevolezza, senza fuggire e senza terrorizzarci; se l’affrontiamo con equilibrio, determinazione, lucidità, ne usciamo più forti di prima. E questo proporzionalmente all’entità della sfida. Il momento è giusto per leggere Tecniche di resistenza interiore di Pietro Trabucchi.
9. Obbedienza e Maestria
Ultimo ma non meno importante, è risaputo nel mondo yogico che per giungere a saper “comandare” occorre apprendere ad “obbedire”. Stiamo facendo tutti un gran lavoro di obbedienza. Qualunque siano le nostre idee (e grazie al cielo continuiamo ad avere senso critico, capacità di valutazione e giudizio), le stiamo mettendo da parte per obbedire a regole ferree di reclusione che incidono pesantemente sulla nostra quotidianità, cosa che alla maggior parte di noi qui in Italia non era mai accaduta. Lo stiamo facendo, tutti, e basta. Quale migliore allenamento all’obbedienza. Quando usciremo dalla reclusione, sappiate che avrete acquisito una nuova leadership e Maestria e quantomeno ognuna/o di noi potrà essere migliore Maestra/o, ovvero colei o colui che “mostra la via”, a se stessa/o e agli altri. Vi consiglio Se incontri il Buddha per strada uccidilo, di Sheldon Kopp.
Alessia Tanzi, consulente in strategia aziendale ed esperta di pratiche meditative e di sviluppo della consapevolezza, allena i manager ad integrare queste tecniche nella gestione quotidiana del business. E’ la fondatrice di Yoga-Coaching, impresa che supporta i manager attraverso discipline innovative.
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