“Sweat and laugh each day, that’s what keeps us healthy happy and whole!” (Yogi Bhajan)

L’umorismo aiuta il benessere delle organizzazioni, lo confermano molti studi e ricerche, provenienti sia dal mondo del management che da quello della psicologia. Se ci pensiamo solo un attimo, anche la nostra esperienza quotidiana può mostrarci quanto l’umorismo sia benefico.

Cos’è l’umorismo?

Esistono varie forme di humor: si può scherzare su un evento particolare o su una persona, ridicolizzandone abitudini e tratti caratteristici (come per le imitazioni di politici e VIP), si può scherzare su intere società, come fece Voltaire con la sua ironia sociale.

Nelle relazioni interpersonali, l’umorismo è comunicazione e meta-comunicazione insieme: nel raccontare una barzelletta, per esempio, il tono di voce e la gestualità fanno entrare l’interlocutore nell’ottica dello scherzo: sono aspetti comunicativi che vanno oltre la semplice trasmissione del messaggio e amplificano la capacità di persuasione del messaggio stesso.

Usati con sapienza anche nel lavoro, ci permettono di coinvolgere emotivamente le persone, spingendole ad una riflessione più profonda di quanto abbiamo da dire.

Con l’umorismo possiamo però anche mettere l’interlocutore spalle al muro, intrappolandolo in quello che gli psicologi chiamano paradosso comunicativo.

Famosa in questo senso, è la vicenda di Freud e la Gestapo, dove l’uso del sarcasmo permise al padre della psicanalisi di uscire vittorioso da un conflitto con alcuni alti funzionari nazisti.

In breve, i funzionari proposero a Freud un accordo: fornirgli un visto per uscire dall’Austria a patto di sottoscrivere un documento dove dichiarava di essere stato trattato con il dovuto rispetto dalle autorità naziste. Con questo espediente, volevano utilizzare la fama internazionale dello scienziato per farsi una sorta di propaganda. Un bel dilemma per lui, che voleva andarsene ma non aveva intenzione di avvallare i massacri nazisti. Trovò brillantemente una scappatoia paradossale, chiedendo di aggiungere allo scritto la frase “Posso vivamente raccomandare la Gestapo a chicchessia”. Poteva la controparte rifiutare una lode ancora maggiore?…

Come può essere utile l’umorismo nell’esercizio della leadership?

  1. Come sottolinea lo psicanalista de Vries nel suo libro Leader, giullari e impostori, l’umorismo è un’arma contro l’arroganza, prodotto diffuso di una leadership male interpretata. De Vries parla di uno humor simile a quello del giullare di corte dei tempi passati, l’unico che con le sue facezie aveva il privilegio di deridere i sovrani, rendendoli per questo più umani e vicini al popolo. È lo stesso meccanismo che oggi utilizzano comici come Maurizio Crozza, con grande favore di pubblico e critica.
  2. L’umorismo riesce a controllare quei caratteri potenzialmente distruttivi della leadership, avvicina il manager ai suoi collaboratori, favorendo un clima di lavoro disteso e collaborativo.
  3. L’autoironia del dirigente che ridimensiona il suo status per favorire un rapporto paritario con i suoi collaboratori è una tipica forma di umorismo aziendale. Grazie all’umorismo percepiamo la relatività del nostro Io: come scrisse Pirandello nel suo saggio su “L’Umorismo”, l’essere umano ha molteplici personalità, influenzate dallo status, dai sistemi di credenze, dal background culturale. Un dirigente, per esempio, può identificarsi in una personalità austera, seria e arrogante, forse semplicemente perché è così che percepisce il suo ruolo. Ma può diventare una gabbia nella quale neanche lui si riconosce. Concediti di avere molteplici personalità, compresa quella leggera, provocatoria e burlona!
  4. Allo stesso modo del rapporto sovrano/giullare, in un’azienda è indispensabile una figura la cui visione appaia a volte in netto contrasto con quella del suo manager, che utilizzi uno humor positivo per comunicare la sua verità. Come dice il contestato leader francese Bernard Tapie:

“Se non hai con te gente capace di cantartele chiare non sei un vero capo”

I benefici dell’umorismo in azienda

Romero e Cruthirds, sintetizzano così i benefici dell’umorismo in azienda:

  1. Rafforza la coesione del team, specialmente nelle situazioni di tensione
  2. Aumenta le capacità di ascolto e di comprensione del messaggio che si vuole trasmettere. Anche il Maestro spirituale Yogi Bhajan sosteneva che con l’umorismo possiamo aprire i cuori degli altri ed elevarci a vicenda.
  3. L’utilizzo di un particolare tipo di humor, definito aggressivo, permette di criticare il lavoro altrui senza apparire troppo sgradevoli
  4. Riduce lo stress e i conflitti: ridere di una situazione particolarmente stressante, aiuta ad averne meno paura
  5. Durante le sessioni di brain storming, persone con un forte senso dello humor contribuiscono a generare un ambiente disteso e a sviluppare la creatività di tutto il gruppo.

In breve, per lavorare meglio, stare bene con i colleghi, essere più efficace e guidare il tuo gruppo con successo, non prenderti troppo sul serio!

Alessia Tanzi – Giacomo Ciampoli